Avete mai pensato ad una vacanza alternativa?
Detto così sembra il titolo di una rivista patinata in realtà, scegliendo accuratamente gli
ingredienti (un rifugio di legno a 1700m, una spesa a base di fagioli, alcuni cani psicopatici
e personale CAI DOC), la ricetta (considerato anche un alto contenuto etilico)
potenzialmente esplosiva, può invece produrre un esito luminoso.
Dopo il lungo protrarsi del maltempo si parte il 6 di agosto sotto i peggiori auspici ma
all’arrivo il rifugio non ci delude: angolo bar ampiamente rifornito (i gestori hanno
incautamente lasciato libertà di consumazione), cucina attrezzatissima e spaziosa, bagni
piastrellati con sanitari nuovi anche se scompagnati e.. scala INTERNA per l’accesso alle
camere (dopo aver visto le foto eravamo ormai rassegnati alla scala a pioli sulla facciata).
Non basta: nonostante il tempo minaccioso i bagagli arrivano asciutti nelle stanze (forse
più adeguato cuccette, vista anche la presenza dei cani), insomma un vero splendore e
poi per noi che amiamo la ruvida intimità di un rifugio di montagna, l’aroma intenso del
cane bagnato, l’emozione di un bimbo che si lancia nel vuoto dal letto a castello, cosa mai
potremmo chiedere di meglio? Chi di noi preferirebbe mai un hotel a cinque stelle?
Il secondo giorno il tempo un po’ burbero ci lascia l’agio per esplorare i dintorni e poi dal
lunedì si parte con l’escursionismo selvaggio: le passeggiate tolgono il fiato (sia per le
vedute che per il dislivello) i ragazzi (un buon 40% dei rifugiati) corrono e non si stancano
e quando tornano mangiano anche le gambe del tavolo (vanno via perfino i famigerati
fagioli) In cucina si alternano team di altissimo livello e professionalità e la convivenza,
benchè riservi simpatiche sorprese (specialmente nella fascia oraria appena svegli / primo
caffè), è molto stimolante anche dal punto di vista culturale (pregevoli esecuzioni liriche,
cabaret, terzetti di chitarra e l’immancabile canto corale).
Considerando il bilancio infortuni modesto (un paio di scottature da forno, una vescica
grave, un ruzzolone dalle scale), l’intrattenimento vario (gite in montagna, pesca,
arrampicata e persino shopping), la frizzante compagnia, lo scenario abbagliante
l’esperienza può essere classificata senza esitazioni come un prodigioso successo:
ci vediamo l’anno prossimo per il sequel!
RIFUGIATI ALLA VALLÉE
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