DA NON PERDERE: Grotta EUROPA!!!!
Domenica 22 settembre
Gita alla GROTTA EUROPA in Valle Imagna.
Partenza ore 8.00 dalla sede CAI, trasporto con pullman.
Costo 12 euro soci, 15 non soci.
ISCRIZIONE OBBLIGATORIA IN SEDE ENTRO VENERDI’ 13.
Qualche dettaglio
La grotta Europa è una delle più belle grotte delle valli bergamasche ed è situata in Valle Imagna; ci si accede dal comune di Bedulita imboccando una vecchia carrareccia in leggera discesa, che porta dopo 70 mt ad un cancello metallico, l’ingresso di una vecchia cava. Superatolo lateralmente si prosegue sino ad una casa disabitata e si continua a destra imboccando un sentiero di faggi e betulle. Dopo 300 mt il sentiero curva a 90 gradi a sinistra per portarsi nella valletta; si avanza ancora per altri 200 mt incrociando a sinistra un piccolo affluente che attraversa il sentiero. Si abbandona la traccia (andando dritti dopo 100 mt il sentiero finisce nell’antro del Buco del Corno con il suo ampio ingresso) e si risale l’affluente per 200 mt che porta alla base di una parete rocciosa dove il torrentello forma una piccola cascata di 2 metri. Più sopra a destra, sotto un tetto naturale, si apre la Grotta Europa.
Dopo essersi cambiati i vestiti (la temperatura nelle grotte si aggira intorno ai 10 gradi, l’umidità è altissima e l’ambiente SPORCHEVOLISSIMO), indossato i caschetti dotati di lampada frontale e acquisito le nozioni base sul comportamento da tenere in grotta forniteci dai nostri esperti istruttori, si entra, STRISCIANDO, in un cunicolo di una quindicina di metri e si spunta, dopo una piccola strettoia, nella grotta vera e propria. La sala è stata resa accessibile da un lavoro di forzatura in strettoia, durato una quindicina di notti e culminato nella domenica delle elezioni del Parlamento Europeo del 1986; da qui il nome di Grotta Europa.
La cavità non è molto grande, di forma ovale e dal centro della cupola fuoriesce una cascatella d’ acqua perenne formando un fiumiciattolo che si porta sulla destra della grotta e sparisce nella roccia. L’acqua è talmente trasparente da non essere quasi vista alla luce dei caschetti.
Girando in senso antiorario intorno alla cascatella centrale è possibile ammirare concrezioni di ogni genere.
Appunti di un giovane alpinista
E’ sabato 22/06/13, sono le 17:00, ho appena finito di lavorare e corro subito a casa perchè alle 18:00 passa Andrea a prendermi per andare a scalare la parete nord del monte Pasquale (Bacino dei Forni).
Alle 18:10 suona il citofono: é arrivato! Carico l’attrezzatura in macchina e partiamo; ci aspettano 2:30/3:00 ore di viaggio.
Arriviamo alle 21 al parcheggio in località Forni, il tempo di mangiare una pizza, una camminata per digerire, una camomilla per dormire, e a letto…..!!!!! Volevo dire ‘’a sedile’’, abbiamo deciso di ‘’goderci’’ pienamente questa salita partendo direttamente dal parcheggio senza utilizzare il comodissimo rifugio e quindi ci aspetta una bella dormita in macchina.
Suona la sveglia, guardo l’ora: 2:15, esattamente 4 ore e 28 minuti dopo esserci ‘’addormentati’’.
Tempo di una veloce colazione e alle 2:50 siamo gia in cammino, siamo così carichi che sbagliamo anche strada!!! Alle 4:30 siamo già al rifugio dove ci fermiamo per uno snack e per guardare la nostra parete.
Ripartiamo e in 30/40 minuti siamo all’attacco della parete: veloce cambio di assetto, via i bastoncini e fuori picche, ramponi, chiodi da ghiaccio e corda. Dopo 10 minuti di preparazione partiamo.
La prima parte di salita si sviluppa in una bellissima rigola di ‘’neve cemento’’ dove la progressione è veloce e sicura.
Arriviamo a metà parete in corrispondenza di una strettoia e lì cambio di capocordata: parto io!!
Riparto dalla strettoia sempre su neve cemento e, arrivato sotto il muro di ghiaccio che caratterizza la salita (100 metri di ghiaccio da saracco con punte del 65%), allestisco una sosta e recupero Andrea che mi assicura. Proseguo: pianto la prima picozza, tiene, ok, mi appendo e pianto la seconda picozza, anche lei tiene………SPETTACOLO!!!!!!!!!! Pianto i ramponi e …. chi mi ferma più, sono mega carico e super concentrato, ogni tanto metto qualche chiodo (alla distanza in cui li posiziono hanno più una funzione esteticha che pratica).
In men che non si dica finisco i chiodi e allestisco una sosta (la più scomoda che abbia mai fatto!), mi appendo e mi accorgo che ho i polpacci in fiamme! Metto la corda nel reverso e dico ad Andrea di salire; in un batter d’occhio smonta la sosta e parte, arriva anche lui con i polpacci ghisati.
Riparte subito e fa gli ultimi 40 metri di ghiaccio, sosta e mi recupera, lo raggiungo.
Mancano pochi metri alla cresta finale ed il terreno è meno ripido; con pochi passi sono in cresta finalmente al sole! Si apre davanti a me uno spettacolo di vette e pareti mozzafiato: la Nord del Cevedale, la Nord del Palon de la Mare, la Nord del Tresero e alle nostra spalle il re: il Gran Zebrù con la sua mole da gigante di pietra e ghiaccio che domina tutta la zona. Rimango estasiato e in silenzio a contemplare il panorama finchè qualche scocciatore salito dalla via normale non si mette ad urlare che è riuscito ad arrivare in vetta: avrei voluto tirarlgli una picozza in testa! Raggiungiamo la cima, facciamo la classica foto di rito e ripartiamo.
La discesa non è complessa, ma la neve “marcia” e la difficoltà della salita appena effettuata si fanno sentire. Arriviamo al rifugio Pizzini dopo 2 ore di vagabondaggio e dopo un’altra ora alla macchina.
Sono stanco morto, ma la mia faccia non smette di avere quel sorriso da ebete che ho avuto durante tutta la discesa: è questo l’alpinismo che voglio fare!
Ho scalato la mia prima parete di difficoltà ‘’D’’, LA PRIMA, MA NON CERTO L’ULTIMA
Giorgio Colzani
Abbiamo pubblicato le foto del Gran Paradiso e Ciarforon
Click qui per accedere alle foto oppure dal menù Gallery
GRAN PARADISO 6 E 7 LUGLIO 2013: Info utili
per tutti i partecipanti all’uscita che si terrà nei giorni 6 e 7 luglio 2013 al Gran Paradiso riportiamo di seguito alcune informazioni utili:
-ritrovo sabato alle ore 9.00 presso la nostra sede di via Rocchina;
-è obbligatorio per il pernottamento al rifugio il sacco lenzuolo;
-tra l’abbigliamento necessario (soprattutto per chi intende salire al Gran Paradiso!) portare 2 paia di guanti, cappello, occhiali da sole, crema protettiva, guscio o giacca antivento, maglietta intima e calze di ricambio, pile e pantaloni da alta montagna, scarponi e ghette;
-come attrezzatura individuale per chi sale al Gran Paradiso è indispensabile piccozza da alpinismo classico, imbragatura, casco, ramponi, cordino da ghiaccio e due moschettoni a base larga.
Per dubbi, problemi o domande rivolgersi ad Andrea alla segreteria o alla palestra della nostra sede.
CAMPANILE DI VAL MONTANAIA 7 e 8 SETTEMBRE
RICORDIAMO A TUTTI I SOCI, INTERESSATI ALL’USCITA IN PROGRAMMA PER I GIORNI 7 E 8 SETTEMBRE AL CAMPANILE DI VAL MONTANAIA, CHE LE ISCRIZIONI SONO ANCORA APERTE!
VI CHIEDIAMO DI DARE IL VOSTRO NOMINATIVO E LA CAPARRA AL PIU’ PRESTO, IN QUANTO DOVREMO FARE LA PRENOTAZIONE AL RIFUGIO IN TEMPI BREVI.
PER QUALSIASI INFORMAZIONE RIVOLGERSI AD ANDREA ALLA SEGRETERIA DELLA SEDE.
VI APSETTIAMO NUMEROSI
INCENDIO AL RIFUGIO CITTA’ DI CASALE
AOSTA — Tragedia la scorsa notte sulle montagne valdostane. Un incendio è divampato nel rifugio Città di Casale che sorge a 1700 metri in Val d’Ayas, intorno alle 3 di notte. Le fiamme hanno semidistrutto l’edificio e purtroppo Marco Corino, socio CAI di Casale M.to, che si trovava all’interno, è morto.
Potete trovare un articolo esaustivo qui
Siamo davvero dispiaciuti per quanto accaduto; il rifugio è stato meta per due anni consecutivi di splendide vacanze da parte di alcuni soci della nostra sezione. Vogliamo quindi esprimere tutto il nostro cordoglio alla famiglia di Marco e alla sezione del CAI di Casale Monferrato. A ricordo ripubblichiamo i due articoli che avevamo scritto all’epoca della prima vacanza e che dimostrano quanto quel posto ci fosse entrato nel cuore.
Rifugiati alla Vallèe
Prove libere di convivenza in val d’Ayas
AVVISO!!!
Sabato 1 giugno rifacciamo il look alla sede!
Servono volontari per ridipingere l’esterno,
aggiustare la staccionata,
pulire le grondaie,
riorganizzare la segreteria e gli altri spazi,
pulire a fondo gli ambienti.
Ci serve manodopera qualificata e non, ma volonterosa. Date il vostro nome in segreteria. Ritrovo sabato mattina ore 8.00.
GRAZIE!
Campanile di val Montanaia, 7 e 8 SETTEMBRE
SABATO 7 SETTEMBRE
Ritrovo al mattino presto presso la sede di via Rocchina e partenza per Cimolais (Pordenone).
L’accesso al Rifugio Pordenone (1.249 m) avviene per una carrozzabile a pedaggio, in parte asfaltata ed in parte sterrata (circa 13 km); dal parcheggio alla fine della carrozzabile, si raggiunge il rifugio a piedi in circa 10 minuti.
Sistemazione, cena e pernottamento.
Nella serata di sabato al rifugio Pordenone è previsto un incontro con la cultura della montagna ” Kalymnos, l’isola che non c’è” (maggiori informazioni sul sito Rifugio Pordenone)
DOMENICA 8 SETTEMBRE
Sveglia e Colazione. Partenza per i diversi itinerari proposti:
1.CAMPANILE DI VAL MONTANAIA 2.173 m – VIA NORMALE (arrampicata)
Avvicinamento alla parete sud ovest per il sentiero numero 353 in circa 2 ore.
Dislivello via: 290 m circa
Difficoltà: D- , V obbligato
Materiale: normale da arrampicata, 2 mezze corde da almeno 50 m.
Discesa: in corda doppia
2.MONTE FERRARA 2.258 m
Dislivello: 1.100 m
Difficoltà: EE
Tempo di salita: 2 ore e 30 minuti circa
3. BELVEDERE DEL CAMPANILE DI VAL MONTANAIA – Sentiero naturalistico
Difficoltà: E
Tempo di salita: 45 minuti
N.B. Nella zona sono presenti numerose altre proposte escursionistiche ed alpinistiche (consultare il sito www.rifugiopordenone.it)
Rientro in tarda serata ad Inverigo.
INFO UTILI:
-Uscita riservata ai SOLI soci CAI;
-Tutti gli orari e i dettagli dell’uscita verranno comunicati in seguito;
-Costo 90 euro a persona. La quota comprende la mezza pensione al rifugio (cena con bevande escluse, pernottamento e prima colazione) e le spese di trasporto per l’andata ed il ritorno (carburante e pedaggio autostradale);
-il trasporto sarà effettuato con mezzi propri e per chi metterà a disposizione la propria auto per il viaggio, è previsto un rimborso forfettario per le spese di carburante e pedaggio autostradale (calcolo di quattro persone per auto);
-le adesioni dovranno pervenire entro e non oltre il giorno 14 giugno 2013 presso la segreteria, ed al momento dell’iscrizione verrà richiesta una caparra di euro 30,00;
-nel caso in cui l’uscita dovesse essere annullata per maltempo o cause non prevedibili, verranno restituiti SOLO euro 20,00 (10,00 euro rimanenti vanno pagati al rifugio al momento della prenotazione);
-per i diversi itinerari proposti non è previsto l’accompagnamento di guide alpine, per cui la scelta dell’itinerario dovrà essere relazionato alle capacità tecniche ed all’esperienza personale.
LE DESCRIZIONI DEGLI ITINERARI SOPRA ELENCATI SONO DISPONIBILI IN SEGRETERIA.
MA COME FUNZIONA QUESTO ALPINISMO GIOVANILE???
vogliamo fare un po’ di chiarezza sulla partecipazione alle varie gite dell’Alpinismo Giovanile da parte di chi non è iscritto al corso, .
- E’ molto importante farci sapere prima che si intende partecipare all’uscita. Il trasporto è garantito solo agli iscritti al corso quindi, nel caso si noleggi il pullman, i posti rimanenti vengono assegnati a chi prima si prenota.
- Per ogni uscita è stabilita una quota che è maggiorata di 2 euro per chi non ha la tessera CAI, questo perchè dobbiamo accendergli un’assicurazione ad hoc per la giornata.
La quota richiesta comprende:
- tutto ciò che è a pagamento (funivie, pullman, ecc.),
- nel caso in cui si utilizzino le auto, un rimborso benzina ai proprietari,
- un piccolo contributo che serve a pagare una nostra assicurazione che ci tutela ulteriormente quando siamo in sede e fuori,
- un ulteriore piccolo contributo che serve alla manutenzione della sede.